sabato 31 dicembre 2022

PIANA GRANDE - RIFUGIO DE MARCO - MADONNA DELLE NEVI - RIFUGIO POMILIO 

Percorso ad anello della lunghezza complessiva di 10 chilometri circa ed un dislivello complessivo in salita di 400 metri circa.

Parcheggiamo l'auto lungo la S.P. della Majeletta ed imbocchiamo l'itinerario "B2" che in meno di un'ora ci porta al rifugio De Marco:

  
Fino al Rifugio la traccia procede quasi in piano: 

Avvistiamo il rifugio:

Giornata alquanto ventosa ed abbastanza fredda. Non esitiamo ad entrare, accendere un bel fuoco ed arrostire le salsicce di fegato che Giampaolo mi ha consigliato di portare, accompagnate da un bel fiasco di vino rosso:  
Dopo la prolungata sosta, iniziamo, a stomaco pieno, la risalita verso la Madonna delle Nevi:

Man mano che saliamo di quota il terreno diventa sempre più innevato:


Raggiungiamo la Madonnina delle Nevi. Una sosta per scattare qualche foto panoramica e poi di nuovo in marcia verso il punto di partenza:




Autori: Alessandro e Giampaolo

domenica 4 dicembre 2022

COLLE SANT'ANDREA - CASCATA DELL'ASINARA - GROTTA DELL'EREMITA - COLLE SANT'ANDREA

Percorso ad anello della lunghezza complessiva di Km 10,700, con dislivello complessivo in salita di metri 800 circa. Quota di elevazione minima metri 785 slm e massima metri 1250.

L'escursione ha inizio dalla località Colle Sant'Andrea di Pretoro, ossia, per essere più precisi, percorrendo in auto la S.P. che da Pretoro porta a Passolanciano, appena dopo il ristorante "Lo Scoiattolo" (ormai non più in attività), si parcheggia nei pressi del masso posto sulla destra con il simbolo del Parco Nazionale della Majella.

Dalle parte opposta si intravedono alcuni segnali in legno che indicano l'inizio dei sentieri, tra i quali quello contraddistinto con la sigla "E1" che riguarda l'uscita di oggi.

La traccia dapprima scende di dislivello fino a raggiungere il torrente (circa 15 minuti dalla partenza) poi, superato il corso d'acqua, inizia a salire in maniera piuttosto ripida fino a raggiungere il pianoro (circa 30 minuti dal torrente). Seguendo una evidente carrareccia, quasi in piano, si raggiunge un bivio dove un cartello del parco indica le direzioni da seguire:

   
    

 Dopo aver guadato il torrente, inizia la ripida salita:



Finita la salita, la traccia diventa quasi pianeggiante: 

 

Raggiungiamo il bivio, dritti si prosegue lungo l'itinerario "E1" fino a Piana delle Mele, a destra si intraprende l'itinerario "E3" che porta alla cascata dell'Asinara. Noi, come già detto prima, scegliamo la seconda opzione:

Il sentiero inizia nuovamente a salire raggiungendo la quota massima di 1.250 metri dove una ripida discesa conduce alla cascata (senz'acqua) dell'Asinara:
  

Proseguiamo lungo la traccia, ben marca, che seguendola per tutta la sua lunghezza porta sulla S.P. per Passolanciano, qualche chilometro sopra il punto dove abbiamo lasciato l'auto. Noi imboccheremo poco più avanti il sentiero "E2" che porta alla Grotta dell'Eremita:
 

Lasciamo l'itinerario "E3" ed imbocchiamo quello contrassegnato con "E2":
Ecco la grotta:
Dalla grotta si prosegue in discesa per lo stesso itinerario, fino a raggiungere il corso d'acqua. Da questo punto inizia il tratto più impegnativo dell'escursione. In alcuni punti occorre guadare il torrente, risalire e scendere tratti molto ripidi e scivolosi protetti con grossolane corde fisse:
    


Scivolare non è difficile, quindi è consigliabile prestare la massima attenzione e non perdere di vista la segnaletica, che in molti punti non è facile da individuare: 
Dalla grotta, in mezz'ora circa, si raggiunge nuovamente l'incrocio con l'itinerario "E1":
Da questo punto basta seguire la direzione "Colle Sant'Andrea" ed in poco tempo si raggiunge il punto di partenza.

Autori: Alessandro e Simonetta

 

domenica 26 giugno 2022

GROTTA DEL CAVONE (1.962 METRI SLM)

 

 Domenica 26 giugno 2022

Dal Rifugio B. Pomilio seguiamo il famigerato e trafficatissimo sentiero "P" fino al "fontanino di grotta celano" all'altezza del quale abbandoneremo la predetta traccia per seguire un brevissimo tratto del sentiero "G7" (un centinaio di metri circa), fin dove, un quasi invisibile omino in pietra posto sulla sinistra, indica di addentrarsi nella fitta mugheta ed iniziare la discesa verso la grotta del Cavone.

L'itinerario è comunque di facile accesso a tutti, considerando il dislivello minimo da affrontare, 450 metri circa, e la lunghezza non eccessiva del percorso. Unica eccezione il tratto che dal fontanino alla grotta, dove la fitta vegetazione ha ricoperto la traccia ed alcuni tratti sono diventati quasi inaccessibili.


 Un tratto del sentiero "P" che affaccia verso la Valle dell'Orfento:


La Valle dell'Orfento


Sullo sfondo la catena della Majella con le cime più alte del gruppo:



Dal "fontanino" imbocchiamo il sentiero "G7", ovvero quello che porta verso il tratto attrezzato situato poco sotto l'anfiteatro delle Murelle, lo percorriamo per qualche centinaia di metri, fin dove, come già detto prima, un omino in pietra sulla sinistra, ci indica l'esatta via: 
La traccia non è segnata e di rado si incontrano dei grossolani segnali di nylon annodati sui rami dei pini mughi;
Ecco la Grotta del Cavone, una cavità naturale usata in passato come riparo dai pastori del luogo
Decidiamo di non scendere fin dentro la grotta ma di seguire una traccia che passa sopra la cavità fino a raggiungere il canalone;
Una volta raggiunti il canale, iniziamo la risalita con facili passaggi su roccia, non obbligati, fino a raggiungere il sentiero "G7":




Una volta riallacciato il sentiero "G7", non resta che raggiungere il "Fontanino" (circa 15 minuti):
I
Autori: Alessandro e Simonetta