giovedì 28 dicembre 2023

 NOTTURNA SULLA MAIELLA

DA FONTE TETTONE AL RIFUGIO M. DI MARCO

Approfittiamo della luna piena per fare un giretto in notturna sulla poca neve rimasta alla Maielletta. La temperatura non eccessivamente fredda, siamo di poco sopra lo zero, e soprattutto l'assenza di vento, agevolano notevolmente la nostra uscita. 

La luna riesce a fare capolino tra una nuvola e l'altra, illuminando quasi a giorno il nostro percorso:


Imbrago, piccozza e ramponi sempre a seguito, le occasioni per doverli usare sono sempre dietro l'angolo; infatti il traverso che costeggia il "cucchiaio" è completamente ghiacciato ed i predetti oggetti si rendono subito necessari.........scivolare e precipitare nel ripido pendio è un attimo!!!:
In un'ora e poco più di cammino arriviamo al Rifugio:
   
Un vano tentativo per accendere il fuoco....................la legna è troppo verde e non adatta a bruciare:  
   Di nuovo in marcia lungo la strada di ritorno:


AUTORI: Alessandro, Giorgio, Alessio, Francesca e Mattia

martedì 26 dicembre 2023

 PESCOCOSTANZO (AQ)

ANELLO BOSCO SANT.ANTONIO - COLLE BRIGNOLE - RIFUGIO MAIO

Percorso ad anello che dal Bosco di Sant'Antonio, seguendo l'itinerario "O1" che per un breve tratto attraversa e costeggia le piste da sci di fondo, conduce a Colle Brignole, detto anche il Terrazzo della Majella:

Il percorso ha una lunghezza di 12 chilometri circa, un dislivello positivo che sfiora i 600 metri e la traccia, accuratamente segnalata con i bolli "bianco/rossi", è adatta a persone con un minimo di allenamento ed abituate a camminare sui sentieri di montagna.

Si segue l'itinerario "O1" che sale gradualmente di quota fino a raggiungere l'intersezione con il sentiero "O5", a quota 1.600 circa, che porta alla vetta del Monte Pizzalto. Si segue ovviamente l'indicazione per Colle Brignole, che si raggiunge in circa 15 minuti (tempo complessivo dalla partenza un'ora circa)

Il tratto iniziale, come già detto prima, attraversa il famigerato Bosco di Sant'Antonio con i suoi faggi secolari:  

 
Una breve deviazione per far visita allo Stazzo di Macchiaduni:

 Una struttura aperta a tutti e comoda da usare in caso di maltempo:

Ritorniamo sui nostri passi:

 
  
Con il salire della quota, iniziano a comparire le prime lingue di neve:
Sullo sfondo, semi-coperto dai faggi, si intravede il Monte Rotella con la sua lunghissima cresta che si estende da Pescocostanzo fino a  Sulmona:

Ecco l'intersezione con il sentiero "O5". A destra si va verso il Pizzalto, a sinistra verso il Colle Brignole................:


Ecco il Terrazzo sulla Majella....................il Colle Brignole (1.625 metri slm):
La giornata perfetta ci consente di osservare un panorama fantastico:
Il Velino sulla sinistra ed il Sirente sulla destra:
La Majella con sua maestà Monte Amaro (metri 2.793 slm):
Il Porrara:
Dalla cima riprendiamo la  marcia lungo l'itinerario "O1" verso Piano Cerreto. 
Il primo tratto è abbastanza ripido poi, man mano che ci si avvicina al bivio con l'itinerario "O4", diventa sempre più pianeggiante fino a trasformarsi in una comoda sterrata:
Senza possibilità di errore, in poco più di mezz'ora si raggiunge l'intersezione con il sentiero "O4"; a destra si va verso Piano Cerreto mentre a sinistra si raggiunge la strada Provinciale................ovviamente noi proseguiamo verso la provinciale!!:
       
Una volta raggiunti la strada Provinciale, basta percorrerla in direzione Canzano per circa 700 metri, fino al Rifugio Maio. Da qui parte il sentiero "O2" che in un'ora conduce al Bosco di Sant'Antonio:


Ecco, ci siamo, a poca distanza da noi il punto da dove siamo partiti:

Relazione a cura di  Alessandro

domenica 10 dicembre 2023


PESCOCOSTANZO  (AQ)

Anello della Pietra Cernaia

Escursione con il CAI di Chieti - Sezione Majella, organizzata in occasione della giornata Internazionale della Montagna 2023.

Giornata all'insegna di tempo instabile con pioggia, nuvole, sole, neve e vento in quota, poi finalmente sole fino al termine dell'escursione.   

Dalla S.R. 84 Km 5+200, a circa 3 chilometri da Pescocostanzo direzione Stazione di Palena, imbocchiamo il sentiero del parco contrassegnato con la sigla “N4”, che per un breve tratto attraversa la zona pianeggiante su una comoda sterrata. Terminata la sterrata la traccia prosegue in leggera salita su facile sentiero, attraversando in parte la faggeta ed in parte la vegetazione a basso fusto:

Il numeroso gruppo attraversa la parte pianeggiante: 

Ci addentriamo nella faggeta ed il sentiero inizia a salire di quota, costeggiando il torrente: 

La traccia è segnata da bandierine "bianco/rosse", anche se in alcuni tratti non posizionate in maniera ottimale. In caso di terreno innevato, seguire la traccia potrebbe risultare alquanto difficile poichè le bandierine non sono facilmente individuabili:
Il cielo improvvisamente si scurisce, si alza un forte vento ed iniziano a cedere i primi chicchi di grandine e nevischio. Un breve pit-stop per indossare indumenti adatti alle condizioni meteo e poi di nuovo in marcia: 
   
Ci siamo, terminata la zona boschiva, usciamo allo scoperto nella zona denominata "Piano di Riposo" (circa 2 ore dal punto di partenza), situata proprio sotto la bastionata rocciosa della Pietra Cernaia:
Un fastidioso vento gelido ci costringe a dirigerci in fretta verso il rifugio:
Il Rifugio Blockhaus si trova a meno di 10 minuti di cammino dalla Pietra Cernaia. Una struttura non ben tenuta ma molto utile in occasioni come quelle di oggi.
Una prolungata pausa ristoratrice e poi di nuovo in marcia verso valle. Nel frattempo le nuvole hanno lasciato spazio ad un cielo azzurro.  
Ecco la Pietra Cernaia libera dalle nuvole. 
Da cosa deriva questo nome? In latino "Cernere" significa "Osservare"; infatti dall'alto della bastionata rocciosa si riesce a scorgere un vasto panorama a 360°. E' utile ricordare che la zona alla fine dell'800 era teatro di aspri combattimenti tra i Briganti ed i Reali Carabinieri ed il Rifugio Blockhaus era un fortino dove stazionavano quest'ultimi per il controllo del territorio:  
Il perrcorso di ritorno prevede di ripercorre per un brevissimo tratto la traccia di salita per poi imboccare il sentiero “N5” fino al Colle del Tasso, dove la radura lascia spazio alla faggeta:



Il percorso scende gradualmente verso valle fino a raggiungere il Rifugio di Colle Fauni:
  Ecco il Rifugio Colle dei Fauni:
Da questo punto basta seguire per prati il sentiero che costeggia il Colle dei Fauni ed in meno di mezz’ora si raggiungere la Statale 84:
Di fronte il Pizzalto e sulla destra, coperto dalla nubi, il Porrara:

Raggiungiamo la S.R. 84.

Bellissima escursione ad anello della lunghezza complessiva di Km 10 circa ed un dislivello positivo di 400 metri.

Relazione a cura di Alessandro