Domenica 13 settembre 2020:
Il programma era ben diverso ma alcuni omini vestiti con casacche color arancio fluorescente, hanno deciso di farci cambiare idea. Si, purtroppo è cosi; poco prima di raggiungere Campo Imperatore, alcune persone ci fermano e ci dicono che non è possibile proseguire poichè il parcheggio della predetta località è saturo di auto. Le opzioni restano due: lasciare l'auto ed usare la funivia per raggiungere Campo Imperatore (opzione già scartata da subito) oppure cambiare itinerario.
Senza ripensamenti invertiamo la marcia e torniamo indietro per poi parcheggiare qualche chilometro più in basso, esattamente nei pressi della carrareccia che conduce al Vado di Corno. Abbiamo deciso di salire sul Monte Aquila dal versante nord, percorrendo una vecchia traccia, probabilmente non facile da individuare, per poi riscendere dal comodo sentiero "geologico":
in circa mezz'ora di cammino, raggiungiamo Vado di Corno; verso destra si intraprende il sentiero che porta al Monte Brancastello, verso sinistra si sale al Monte Aquila dal sentiero geologico (che noi useremo per la discesa) mentre proseguendo dritti il sentiero porta al Santuario di san Gabriele:
Per raggiungere il versante nord del Monte Aquila, occorre proseguire lungo la traccia che porta in direzione del Santuario di San Gabriele, poi, prestando attenzione, dopo qualche centinaia di metri, si devia verso sinistra seguendo, ove possibile, la traccia che attraversa il versante................................................;
Infatti, ben presto la traccia ci abbandona......................................................
La traccia, che ormai non esiste più, ci costringe a fare delle scelte; o saliamo a vista oppure si torna indietro. La prima opzione è quella che prevale. Un canale davanti a noi ci invita a risalirlo, ad occhio e croce dovrebbe uscire sulla cresta a poca distanza dalla cima.
Roccia buona e divertenti passaggi di II°, inducono a pensare che la scelta è stata giusta:
Il luogo brulica di gheppi; molti volteggiano sopra le nostre teste,mentre qualcuno, tra una riposino e l'altro, ci osserva da lontano:
Vista la circostanza, il canale lo chiameremo, ironicamente, il "canale del gheppio":
L'ultimo tratto prima della cresta, si sviluppa su un ripido pendio erboso:
Il maestoso Corno Grande:
In primo piano il Monte Aquila:
Raggiungiamo la cresta e ci immettiamo sul sentiero geologico:
Ultimi passi prima della vetta:
Ci siamo:
Per la discesa useremo il csd sentiero "geologico" che ci condurrà, in un'ora circa, fino al Vado di Corno:
La traccia di discesa è ben marcata e di facile intuizione:
Siamo di nuovo a Vado di Corno; ora non resta che percorrere la carrareccia fino al parcheggio:
Alle 15,20 siamo nuovamente al punto di partenza:
Autori: Alessandro, Marco e Simonetta
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