Domenica 7 giugno 2020 - ore 8,30:
Da Rocca Di Cambio (AQ), il comune più alto dell'Appenino con i suoi 1.434 metri slm, inizia l'escursione di oggi. Il programma prevede di salire sul Monte Cagno e poi, salvo imprevisti, deviare il sentiero marcato alla ricerca della famosa placca calcarea con sopra impresse le orme di un dinosauro, vissuto circa 125 milioni di anni fa.
Dal centro del paese si seguono le indicazioni per la "chiesetta degli alpini", fin dove alcuni cartelli in legno indicano l'imbocco del sentiero (via Collalto).
Dal centro del paese si seguono le indicazioni per la "chiesetta degli alpini", fin dove alcuni cartelli in legno indicano l'imbocco del sentiero (via Collalto).
Bastano 10 minuti, forse anche meno, di comoda sterrata per raggiungere la chiesetta degli Alpini
La traccia, ben marcata e contrassegnata con bolli "bianco rossi", attraversa la pineta e dopo qualche centinaia di metri, inizia a risalire il fianco della montagna, con tratti molto ripidi, fino a raggiungere uno sperone con una grossa croce in legno (quota 1.550 circa). Sotto di noi l'abitato di Rocca di Cambio.
La traccia, ben marcata e contrassegnata con bolli "bianco rossi", attraversa la pineta e dopo qualche centinaia di metri, inizia a risalire il fianco della montagna, con tratti molto ripidi, fino a raggiungere uno sperone con una grossa croce in legno (quota 1.550 circa). Sotto di noi l'abitato di Rocca di Cambio.
L'altopiano delle Rocche
La traccia in alcuni punti scompare tra la vegetazione e la segnaletica, poco evidente, non sempre si riesce ad individuarla.
Foto panoramica: sullo sfondo il Corno Grande, il Monte Prena ed il Monte Camicia
Raggiungiamo una seconda croce posta a quota 1.750 circa.
Davanti a noi un enorme Grifone si alza maestoso in volo
La traccia segue il filo di cresta permettendo, in più punti, di affacciarsi ed ammirare il panorama che ci circonda
Poco sopra i 2000 metri, la pendenza si attenua notevolmente con alternanze di brevi salite, fino a raggiungere la vetta.
Alle 11,15 circa raggiungiamo la vetta del Monte Cagno (metri 2.149 slm)
Una breve pausa, qualche foto e di nuovo in marcia verso valle ripercorrendo lo stesso itinerario di salita.
Avvicinandoci notiamo numerosi buchi impressi sulla roccia che in realtà sono orme lasciate circa 125/113 milioni di anni fa da un "Teropode" (dinosauri bipedi), che si aggirava indisturbato da queste parti. La scoperta è stata fatta nel 2006 da due ricercatori dell'I.N.G.V. ed ufficializzata nel 2017.
Per chi ne volesse sapere di più:
https://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_151249238.html
Dopo la pausa culturale, ci rimettiamo sui nostri passi. La discesa si può affrontare con tutta tranquillità visto che le condizioni meteo sono ancora buone ed il punto di partenza è raggiungibile in meno di un'ora.
Il paese è sotto di noi
Dopo la pausa dedicata alla paleontologia, ne facciamo qualche altra indirizzata alla botanica:
AUTORI: Alessandro Simonetta, Davis e Simona
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