giovedì 25 giugno 2020

SULLE TRACCE DI CELESTINO V DA MORRONE


Domenica 21 giugno 2020 ore 8,30: 


Dal parcheggio antistante l'eremo di Santo Spirito a Majella, ha inizio l'escursione di oggi. Non abbiamo altra scelta, le aspettative erano altre, ma viste le condizioni meteo non favorevoli, abbiamo deciso di salire al Rifugio B. Pomilio percorrendo un sentiero ben marcato e senza alcuna difficoltà tecnica.
Il percorso inizia con una comoda sterrata che dopo qualche centinaia di metri termina in un'area attrezzata. Da questo punto un cartello del parco ed i bolli "bianco rossi",indicano chiaramente la direzione da percorrere. 

Attraversiamo il torrente ed iniziamo a risalire la faggeta con tratti molto ripidi, seguiti da altri meno faticosi.  

Una grossa lumaca, non abituata alla presenza umana, ci dice di alzare i tacchi a tornare verso casa...............forse non ha tutti i torti. Per quel poco che possiamo scrutare, si intravedono grosse nubi che minacciano pioggia già dalla prime ore del mattino.
A quota 1.500 circa il bosco lascia spazio alla radura. 

Raggiungiamo la base del famoso "cucchiaio" di Fonte Tettone


Sullo sfondo la catena del Gran Sasso coperta dalle nuvole
Dal versante opposto si intravede il Mare Adriatico
Risaliamo le piste da sci fino al Rifugio B. Pomilio (quota 1.890 slm). Una breve pausa ristoratrice, due chiacchiere con il gestore e di nuovo in cammino verso valle. 

Noi davanti e la pioggia dietro, vediamo chi corre di più...................................
Da Fonte Tettone, anzichè riprendere lo stesso sentiero dell'andata, decidiamo di raggiungere la strada per Roccamorice, percorrerla per un breve tratto e individuare un vecchio sentiero, ormai in disuso, che dovrebbe riportarci al punto di partenza. Il tempo alle nostre spalle è alquanto arrabbiato mentre verso valle sembra ancora buono quindi, stando alle previsioni, dovremmo arrivare a destinazione senza aprire l'ombrello................................................


Imbocchiamo la vecchia traccia che per un tratto piuttosto breve si snoda in una comoda sterrata, fino a quando un omino in pietra, posto sulla nostra destra, ci avverte di lasciarla per iniziare la ripida discesa verso valle. 
  
Non ci sono più segni convenzionali che indicano il percorso, solo grossolani omini in pietra, la traccia rimane comunque ben visibile, ad eccezione dell'ultimo tratto quando si perde tra la fitta vegetazione.  

E' fatta, a pochi metri da noi scorgiamo il sentiero dell'andata

Alle 14,00 raggiungiamo il punto di partenza.
Un bellissimo percorso ad anello di circa 11 chilometri con un dislivello di 820 metri. Per coloro che non conoscono la zona, è consigliabile salire e scendere dallo stesso percorso, visto che la traccia è ben segnata ed in caso di avverse condizioni meteo (nebbia in particolare), raggiungere il punto di partenza non sarebbe affatto difficoltoso. Per quando riguarda la discesa lungo la traccia non segnalata, occorre prestare attenzione nell'attraversamento obbligato di un torrente con fondale roccioso e scivoloso ed alcuni tratti molto ripidi che costeggiano il bordo di un dirupo. 

Partecipanti: Alessandro, Alfredo, Marco e Simonetta

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